Come regolare un addolcitore in modo che l’acqua rimanga potabile.
Per chi possiede un addolcitore è indispensabile sapere come fare perché questo fornisca sempre acqua potabile. La domanda che sorge spontanea è quindi: come regolare un addolcitore? In particolare è necessario porre attenzione alla quantità di sodio che, in seguito al processo di addolcimento, viene disciolta nell’acqua.
Di regola quando viene avviato un addolcitore non vengono tenuti in considerazione tutti i parametri dell’acqua da trattare ed i tecnici preposti al collaudo pensano solo a ridurre la durezza (calcare), in modo che il cliente abbia meno problemi possibili con gli elettrodomestici. In realtà un tecnico collaudatore dovrebbe prendere in considerazione i valori del sodio che, affinché l’acqua sia potabile, non devono superare una certa soglia.
L’acqua addolcita in uscita dall’addolcitore ha delle variazioni saline. Tali variazioni riguardano il calcio, il magnesio (quindi la durezza dell’acqua) ed il sodio, che è il sale che viene rilasciato dall’addolcitore in quantità proporzionale ai sali che vengono trattenuti.
Per prima cosa in tutti i casi è consigliato mantenere una certa gradazione di durezza: generalmente sono indicati per l’acqua trattata 15°F di durezza. Tale regolazione viene effettuata regolando il by-pass (obbligatorio per gli impianti ad uso domestico e certificati DM 25). Gli addolcitori forniscono, se funzionanti correttamente, un’acqua con valori di durezza inferiori a 1°F. Più bassa viene tenuta la durezza, più alto sarà il quantitativo di sodio disciolto in acqua che rilascia l’addolcitore.
Di regola dovremmo regolare il by-pass di miscelazione più sulla riduzione dei sali di durezza che sul residuo di durezza nell’acqua trattata. Vedi tabella sotto.
TABELLA AUMENTO DEL SODIO SULLA BASE DELLA DUREZZA RIDOTTA
DUREZZA RIDOTTA DALL’ACQUA IN °F |
AUMENTO DEL VALORE DI SODIO IN MG/LT |
10 |
45,9 |
15 |
68,8 |
20 |
91,8 |
25 |
114,7 |
30 |
137,7 |
35 |
160,6 |
40 |
183,6 |
45 |
206,6 |
50 |
229,5 |
Per acqua con durezza superiore a 55°F si dovrà regolare la durezza in uscita dall’addolcitore con una differenza di 40°F. Esempio: con una durezza in ingresso all’addolcitore di 65°F si dovrà regolare la durezza in uscita a 25°F (65 – 40 = 25°F).
In base al Decreto Legislativo n.31 del 2 febbraio 2011, che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano, il quantitativo di sodio nelle acque potabili non deve superare i 200mg/lt. Dal momento che l’acqua di rete o di pozzo in alimento all’addolcitore potrebbe contenere già un quantitativo di sodio, quest’ultimo deve essere sommato ai valori della tabella sopra riportata.
Se l’acqua da trattare contiene già vari mg/lt di sodio sarà opportuno tenerne di conto, a maggior ragione se l’acqua da trattare ha un medio o alto contenuto salino.
Se un’acqua contiene già 100mg/lt di sodio, la regolazione di abbattimento della durezza non dovrà essere più di 22°F. Esempio: con un’acqua avente 50°F di durezza e 100mg/lt di sodio, l’addolcitore dovrà fornire acqua trattata a 28°F e non a 15°F come tutti pensano sia meglio regolare un addolcitore.
In ultima analisi, prima di effettuare una regolazione è sempre consigliabile tenere bene a mente quali sono i limiti e le raccomandazioni del Decreto Legislativo n.31 del 2 febbraio 2011, che consiglia una durezza per l’acqua compresa fra i 15 e i 50°F, mentre per il sodio il limite da non superare è quello 200mg/lt, oltre il quale l’acqua non è più potabile.
Approfondimenti:
Addolcitore – https://it.wikipedia.org/wiki/Addolcitore
Parametri acqua potabile – https://it.wikipedia.org/wiki/Acqua_potabile#Parametri_analitici
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